Quando si parla di livello Bronze, non si sbaglia mai: il Trofeo San Nicandro, unica 10km omologata nel Molise, si è rivelata la conferma che tutti si aspettavano.
Come ogni edizione, l’Atletica Venafro, capitanata dall’ormai nota professionalità ed ospitalità di Massimiliano Terracciano, ha permesso alla propria città e non solo di immergersi in clima stellare. La sola presenza di due grandi atleti della nostra nazionale, Daniele Meucci e Daniele d’Onofrio, ha rappresentato motivo di grande orgoglio ed emozione per chi, in gara e fuori gara, conosce il calibro ed il talento di questo due giovani ragazzi, ma soprattutto compagni di allenamento. Immancabili, come sempre, le presenze, in campo maschile, keniane ed africane che hanno sicuramente complicato i possibili pronostici sulla vittoria.
I primi riflettori di una giornata riconosciuta come data nazionale dello Sport, sono stati puntati, come giusto che fosse, verso le due anime che, in modi diversi, sono state il cuore di questo evento: Armando D’Aguanno, storica figura dell’Atletica Venafro, e Marco Cascone, la voce che, in modo unico e personale, entrava nei cuori di chi l’ascoltava. I familiari di Armando unitamente ad un piccola parte di un team Cascone molto più grande hanno salutato i due angeli librando nell’aria una serie di palloncini bianchi. Con queste emozioni forti e qualche lacrima di commozione ci si è preparati al ciak ufficiale di questa ventesima edizione.
Gara Maschile
Dopo lo start ufficiale ad opera del Gruppo Giudici Gare della Fidal Molise, alle 18:30 in punto i 270 atleti iscritti si sono portati verso il primo strappetto in salita di un circuito molto tecnico, composto da tre giri di 3.333m da ripetere 3 volte. Bellissima ed emozionante la gara maschile che ha visto gli atleti più accreditati transitare al primo giro tutti accorpati sul passo del 3’/km; ma l’alta umidità non perdona, così come la durezza del percorso che, già nel secondo giro, vede un parziale più ponderato (3’05”/km) ad opera di Meucci (Esercito), marcato stretto da Kimeli (Atletica Libertas Orvieto) e Njeru (Bar Letizia On The Road). E come sempre è il terzo giro a stabilire le sorti della competizione, fino a quel momento molto tattica da parte di chi ha avuto la forza e le energie di reggere nel gruppo di testa: l’emozione che tutti speravano si è realizzata intorno ai 30’15”, quando sul rettilineo finale in lieve salita si è realizzata l’accelerazione di Meucci che lo ha portato ad essere il re indiscusso di questa XX edizione. Solo tre secondi a separarlo da Kimeli ed almeno 14” da Njeru, che chiude in terza posizione. Un po’ di sofferenza per Daniele d’Onofrio (Fiamme Oro Padova), che ha comunque portato a casa una quarta posizione con la consapevolezza, tuttavia, di essere in pieno carico di allenamento. A Chiudere il quintetto è Jean Marie Viann Niyomukiza (Libertas Runners Livorno). Nella classifica italiana, insieme a Meucci e d’Onofrio, si aggiungerà l’ottimo terzo posto di un grande talento Master40, quale appunto Pasquale Roberto Rutigliano (Bitonto Runner), sesto assoluto con 34’04”.
Gara Femminile
Molto più definita fin dalle prime battute la gara in rosa: dopo un primo giro che le ha viste tutte più ravvicinate, già ai 6,666m è stato evidente il miglior stato di forma di Grazia Razzano (Caivano Runners) rispetto alle sue dirette avversarie, lasciate più dietro. Con un passo abbastanza costante, sarà proprio lei ad aggiudicarsi la vittoria chiudendo in 39’37”. Sempre pronta a dire la sua è l’ormai nota Master45, nonché compagna di team della vincitrice, Francesca Maniaci, ormai egemone di quasi tutte le gare campane. Interessante anche la gara di Carla Cocco (Atletica Colleferro Segni), molto decisa ed anche in piccola progressione sul finale. A queste tre atlete andrà anche la classifica Italiana. Chiudono la classifica generale Giuseppina Lamula (Atletica Teverola) e Francesca Sabatini (Polisportiva Atletica Ceprano), con rispettivamente i tempi di 43’24” e 43’38”.
La classifica di società va alla Polisportiva Ciociara Antonia Fava, con ben 33 atleti arrivati e 9392 punti.
Sempre bello essere a Venafro: che si corra o si resti semplicemente a gustarsela da spettatore, il clima caldo ed adrenalinico che si avverte è capace di trasportare chiunque in un contesto da gara Bronze. Perché benché i riflettori siano tutti puntati sulle stelle dell’atletica, la grandezza di un team come quello di Massimiliano Terracciano sta proprio nel far sentire a casa chiunque abbia voluto onoralo, dal clima conviviale con il pasta party post evento, all’infinita quantità di prodotti territoriali per i premi di categoria e non solo.
Questo è l’eco che rimbomba da ieri nelle teste di chi l’ha vissuta con lo spirito richiesto. Ed è questo l’unico eco che ha valore per chi dedica spazio, tempo e sacrifici alla propria creatura e, attraverso quest’ultima, alla valorizzazione del territorio. Appuntamento alla XXI edizione.
Informazioni/Curiosità
– Video Highlights: https://fb.watch/dvclwfAg4u/
– Tutte le classifiche disponibili su www.garepodistiche.com
– Presenze istituzionali: Alfredo Ricci (Sindaco), Fabrizio Tombolini (Delega Allo Sport), Elisabetta Langellotta (Consigliere Nazionale Coni), Alessio Pietracupa (fondazione Neuromed), Dario Ottaviano (Assessore all’Ambiente e Cultura), Oscar Simeone (Delegato alla Sanità), Dino Mucci (Presidente Fidal Molise);
– Premio D’Aguanno: Vincenzo Rossi (Atletica Venafro) ed Anna Bornaschella (Atletica Venafro);
– Premio Cascone: AbdelKebir Lamachi (Podistica Normanna) e Grazia Razzano (Caivano Runners);
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