“Sabato 15 e Domenica 16 Maggio prenderò il via al Meeting di Firenze e sarà il mio ultimo decathlon”
Queste le parole con cui Simone Cairoli, Decatleta della Nazionale Italiana, annuncia il suo ritiro dalla specialità. Parole che sono arrivate dritte, forti come l’animo di questo giovane trentunenne di cui, fin da subito, se n’è apprezzato il carattere deciso. Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo le tappe di Simone Cairoli.
Simone Cairoli.
Nato e cresciuto a Gallarate, dopo un primo approccio sportivo nel mondo della ginnastica artistica, Simone si lascia trasportare dal fascino dell’atletica leggera: è la velocità il primo “timido” tentativo, ma la versatilità naturale lo ha portato a testare – così come dovrebbe essere – la sua multilateralità: dalle corsa in generale, alla campestre, al salto in alto, fino a compiere l’ardua scelta del decathlon. Ardua, sì: perché infondo il decathlon (o l’eptathlon maschile indoor) è quel settore dell’atletica più bistrattato, proprio perché l’impegno fisico e soprattutto mentale richiesto va troppo al di là delle possibilità della maggior parte dei giovani atleti. Diciamolo: il decathlon è una specialità per Super-atleti.
Il Decathlon: una specialità per super-atleti.
Per i non intenditori, sia il decathlon che l’eptathlon in generale sono prove multiple caratterizzate da quasi tutte le singole prove che compongono il mondo dell’atletica leggera. Il decathlon, nello specifico, si svolge in due giornate, con cinque gare per ciascuna di esse: nella prima giornata il programma prevede i 100m piani, il salto in lungo, il getto del peso, il salto in alto ed i 400m piani; nella seconda giornata si prosegue con i 110m ostacoli, il lancio del disco, il salto con l’asta, il lancio del giavellotto e si chiude con i 1500m piani. Ad ogni prestazione ottenuta è associato un punteggio, secondo apposite tabelle certificate dalla World Athletics; la somma dei risultati determina il vincitore.
Un lungo ed importante Palmarès.
Ma torniamo al nostro lombardo. La sua caparbietà e la sua fama sono entrati nell’occhio del mirino anche e soprattutto per le scelte di vita fatte: benché sia solito pensare che gli Atleti vivano esclusivamente di Sport, per Simone non è stato propriamente così! Una vita di sacrifici, divisa tra allenamenti intensi ed i propri obblighi lavorativi. Ed anche se potrebbe sembrare l’inizio di una simpatica barzelletta…Simone Cairoli non poteva che essere un commesso della nota catena di negozi sportivi Decathlon. Pur non avendo potuto godere della fortuna di un Gruppo Sportivo, Simone non ha mai dato l’impressione di essere una persona che si perda d’animo; del resto, non ti prepari per dieci discipline se non sei pronto a tutto! E lui pronto si è sempre fatto trovare. Destreggiandosi tra lavoro ed impegni sportivi, qualche sfizio se l’è decisamente tolto; dopo una serie di titoli nella categoria promesse, è tra gli Assoluti che comincia ad emergere con ben 4 titoli: un oro indoor ed un argento outdoor nel 2014, doppio oro nel 2015, ed ancora oro outdoor nel 2016. Ma la soddisfazione più grande arriva quasi al coronamento della sua carriera: è il 21 Febbraio 2021 e al Palaindoor di Ancona può festeggiare con il suo allenatore, Riccardo Calcini; un titolo italiano assoluto indoor che con 5986 punti lo porta a diventare il secondo migliore italiano di sempre nell’eptathlon.
Quando il talento va oltre la prestazione
Eppure, nonostante un palmarès importante, dì Cairoli spicca l’eleganza: quella avuta nel salutare tutti i suoi sostenitori con un messaggio social pulito, sincero ed umile:
“I miei tendini mi hanno lanciato l’ennesimo chiaro segnale che stavo chiedendo loro tanto. Questa volta troppo. La scelta di per se è stata abbastanza semplice, quasi una conseguenza naturale. E l’ho presa con serenità. Perchè alla fin dei conti, a questo sport, ho dato tutto. Per questo sport ho sacrificato, forse, più di quello che potevo permettermi di sacrificare.
Ma rifarei comunque tutto da capo”.
Di sicuro la sua impronta nel mondo atletico l’ha lasciata. La genialità di un video simpatico, ironico e ricco di inventiva in cui, nelle quattro mura della sua stanza, ha riprodotto la classica gara di un decatleta; un video che ha fatto il giro del mondo proprio in un periodo storico in cui il mondo aveva bisogno di sorridere (clicca qui per il video)
E con questo sorriso che lo caratterizza e con cui si è sempre mostrato in pubblico, vogliamo salutare un Super-atleta; ed augurargli certamente il meglio per il suo ancora lungo futuro.
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