Si era da poco conclusa la mezza maratona di Siena-Tuscany Camp Half Marathon, quando nella giornata di ieri arriva la notizia che tutti gli appassionati italiani di atletica leggera stavano aspettando da tempo: Eyob Faniel stabilisce il nuovo record italiano di Mezza Maratona

Era dal lontano 2002 che tale record è rimasto intoccato: apparteneva a Rachid Berradi, e solo dopo tanti anni si è riusciti finalmente nell’impresa. Non si può negare che le aspettative fossero molto alte e la pressione mediatica particolarmente pressante sul giovane Yeman Crippa, le cui ultime prestazioni lasciavano pensare che potesse essere lui il nuovo record-man. Ma, probabilmente, la troppa pressione si è fatta sentire e Crippa è stato costretto a fermarsi al 10° km, dopo un passaggio- forse un po troppo ardito – in 28’28”.

L’esperienza ed il talento dello specialista Eyob Faniel, al contrario, gli hanno permesso di gestire al meglio tutta la gara, con uno strepitoso 28’26” al passaggio sui 10km (2’50” la media al km), per poi continuare nella sua cavalcata regolare fino a 2/3 di gara (42’38” il passaggio ai 15km), calando inevitabilmente nell’ultima parte, dove ha dovuto cedere qualche posizione agli avversari che gli sono, poi, giunti davanti.

Ultima frazione, infatti, in 2’57”, ma nonostante tutto ha firmato questa splendida gara con il tempo finale di 1h00’07”, e record fu: tredici i secondi con cui strappa il titolo a Rachid Berradi, e pochissimi quelli che gli hanno impedito di scendere sotto al famigerato muro dei 60’. Ma restano comunque dettagli difronte all’impresa compiuta da questo giovane ragazzo, la cui caparbietà gli ha permesso di rientrare da Siena accompagnato dall’orgoglio di tutti gli italiani che hanno sempre creduto in lui, anche nei momenti più difficili. Perché lo Sport, come la Vita, è un continuo “sali scendi”, e l’umiltà dell’atleta, come dell’uomo, sta nel saper affrontare a testa alta i momenti difficili e farsi trovare pronto per quando arriveranno quelli di Gloria.

A vincere la competizione è Kipkoech in 59’35. Tra gli italiani, citiamo la quinta posizione di Francesco Agostini in 1h04’41”, e subito dopo Stefano La Rosa 1h04’52”.

“Okay il record italiano, ma adesso pensiamo subito a togliere questi sette secondi che mancano per scendere sotto l’ora; stamattina abbiamo sofferto un po i vento, spesso frontale: per cui, sono fiducioso per Tokyo. Nonostante tutto, nonostante le difficoltà e l’emergenza Covid, ho creduto nelle persone che mi sono state vicine e loro hanno creduto in me…ed oggi ce l’ho fatta”