21 Marzo 2013 – 21 Marzo 2021
Ci sono date che restano indelebili nella storia, e ancor di più nella storia dello sport.
Sono trascorsi esattamente 8 anni dalla morte del grande Pietro Mennea, la Freccia del Sud: uomo dal grande talento atletico – come spesso viene ricordato – ma anche dal grande vissuto storico, per gli eventi politici che hanno caratterizzato le sue vicende; e ancor di più, aspetto di cui poco si tiene conto, per aver rappresentato l’icona di tanti bambini che, incantati dall’umiltà, dalla testardaggine e dal senso di rivalsa di questo giovane ragazzo della provincia di Bari, trovarono lo spunto per sognare ad occhi aperti e crederci, crederci proprio come aveva fatto Pietro.
E tra quei bambini, c’era anche il nostro giornalista sportivo e speaker Marco Cascone: la lettera spedita in Via Porto Reale 20 – Barletta – speranzoso, come tanti all’epoca, di ricevere quella risposta che avrebbe alimentato i sogni, le speranze e tutto quanto possa tenere accesa quella piccola luce interiore di un bambino. Quanto potere, quanta responsabilità a volte si nasconde nelle nostre mani, e spesso senza nemmeno che lo si sappia: e Pietro Mennea aveva sulle sue spalle non solo l’ossessione delle prestazioni che ricercava, ma anche tutta la passione di chi credeva in lui e si aspettava quel piccolo gesto che, forse, avrebbe cambiato la vita, o comunque fatto la differenza per qualcuno.
E per qualcuno sicuramente la fece: la passione e la dedizione che tutti riconosciamo a Marco Cascone erano in parte sicuramente riposte nella lettera di risposta incorniciata che ancora gli faceva brillare gli occhi; come ancora brillano quelli di chi, oggi, può ricordare un grande sportivo, ma soprattutto un grande uomo appassionato, attraverso le righe sporche di inchiostro scritte in una piccola stanza buia di via Porto Reale 20, Barletta.
Oggi è sempre più difficile trovare quella stessa luce negli occhi e nel cuore di un bambino: non perché non vi sia, ma perché – purtroppo – viviamo una realtà in cui per gli stessi adulti scrivere una lettera è diventato banale, figuriamoci vivere della speranza di ricevere una risposta.
Ma se, come la fede ci insegna, la Vera Felicità sta nell’offrirsi con Amore agli altri e per gli altri – come Vittori fece con Pietro e come Pietro fece con Marco e tanti altri, allora Crederci non è mai Sbagliato: non lo è ancor di più oggi che vogliamo ricordare un Uomo che ha saputo, con tanto sacrificio, regalarSi un sogno e – contemporaneamente – regalarlo a tanti di Noi.
Ed è così che adesso probabilmente siete: sorridenti, lassù, l’uno immerso nella passione degli occhi dell’altro.
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