Nell’incanto storico del Real Sito di Carditello e sotto un Sole rovente, si è da pochi istanti conclusa la 3^ Campestre Reale: manifestazione sportiva che di agonistico aveva poco e nulla, poiché importante era la causa sulle cui basi si è concentrata la tematica di questa edizione…l’inclusione!

Una corsa per l’inclusione, una corsa per i bambini speciali e per le famiglie che, giorno dopo giorno, combattono con le difficoltà e le barriere che la vita stessa impone. Che lo sport si sia fatto spesso volano di queste tematiche è cosa risaputa; ma che diventi strumento fondamentale attraverso cui raccogliere non soltanto fondi, ma investire questi ultimi in progetti concreti destinati ai bambini autistici…questa è una sfida in cui la RunLab, ed in particolare Marco Bova, si è mostrata team vincente grazie alla raccolta di ben 10.400 euro.

Una bellissima giornata, dunque, iniziata con un momento di raccoglimento per le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna; solo il conto alla rovescia a spezzare il silenzio con lo start ufficiale che ha visto tutti gli atleti al via mettere da parte le proprie canotte societarie per indossare quella univoca ed identificativa della giornata, sulla scia della tematica dell’inclusione: tutti uguali, tutti insieme…per un’unica bellissima gara.

LA GARA

Messe da parte medie e cronometri, è comunque giusto dare onore alle prime tre posizioni in campo maschile e femminile; agonismo ridotto ai minimi termini, con lo spirito giusto di chi non è voluto mancare in onore della solidarietà. Percorso misto, tra strada e tipica campestre, con una parte boschiva ben transennata, ma soprattutto molto paesaggistica, con la possibilità di correre lungo gli argini del canale Regi Lagni nell’area della Tenuta di Carditello. Circa 6200mt in totale, con un colpo d’occhio finale che vedeva gli atleti correre lungo l’anello della pista per cavalli…quasi a ricordare il giro di campo della pista di Atletica Leggera.

Podio Maschile. Molto vicini e compatti i primi tre uomini, con un Ciro Esposito (Antoniana Runners) che quest’oggi ha corso ed ha vinto nel ricordo e nella memoria di una persona – a lui ed alla sua famiglia – molto cara, Raffaele Gervasio. Dedica all’arrivo, come sua la targa in ricordo di Leo. Alle sue spalle e non molto distanti tra di loro Remo Morelli (Tifata Runners Caserta) e Gianmario Masucci (Salerno Marathon).

Podio Femminile. È Annamaria Lamula (Atletica Teverola) ha vincere in onore dell’inclusione, prendendosi anche ampio margine sulle sue avversarie. Almeno un minuto e mezzo prima di vedere spuntare la ragazza del Purosangue Athletics Club, Fusco Nunzia, marcata stretta dall’atleta dell’Atletica Marano, Immacolata Di Stasio, che chiude in terza piazza per soli diciassette secondi.

Con l’autoesclusione della RunLab, la classifica a squadre va al team della Podistica Normanna.

È quasi riduttivo parlare di classifiche e posizioni, quando la giornata di oggi ha visto tanti bambini di varie associazioni (La Forza del Silenzio, il CTT, Se tu mi dai la Mano, La strada del sorriso, Il mio mondo esiste, l’ANGSA, l’Ass. Di Carmine Adamo) correre o camminare lungo l’anello di accoglienza dell’evento, con Christian Asciolla, Lorenzo Laudadio e Giuseppe in prima linea – ragazzi speciali – a farsi testimoni dei messaggi dell’inclusione con la loro partecipazione nella gara competitiva per eccellenza. Una bellissima giornata che si è conclusa poche ore fa, ma che in realtà vedrà il suo riflesso nei prossimi mesi, con i vari progetti finanziati dai fondi raccolti con questa edizione e destinati all’inclusione sportiva, al sostentamento delle famiglie di ragazzi speciali per i vari campi estivi ed anche ad un’esperienza tutta letteraria in collaborazione con la scuola. Insomma…se si vuole, si può: e chi ha voluto rinunciare alla solita Domenica agonistica, ha potuto arricchirsi di momenti che sanno donare un sorriso che, a volte, può fare la differenza.

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