Poche ore fa si sono interrotti i festeggiamenti del 21^ Trofeo San Nicandro. Interrotti, si: perché la dove il cuore della festa stava per cominciare, la tempesta scoppiata nel bel mezzo della premiazione ha portato il padrone di casa, Massimiliano Terracciano, a dover necessariamente salutare il pubblico e spegnere anticipatamente i riflettori.

Chiunque sia stato nelle precedenti edizioni del Trofeo più famoso del Molise, sa perfettamente che il momento più bello si concentra nelle emozioni della cerimonia protocollare: tanti i premi previsti, tanti i momenti da condividere con amici, sponsor ed amministrazione. Ma, nonostante tutto, possiamo certamente dire che il presidente dell’Atletica Venafro non ha nulla da recriminarsi: ha saputo regalare, come ogni anno, una gara spettacolo, permettendo a tutta la città di Venafro di essere immersa, per almeno un’ora e mezza, nel panorama nazionale ed internazionale dell’atletica leggera.

LA GARA

Ad aprire le danze è proprio la novità di quest’anno, studiata appositamente per consentire ai giovani di diventare i principali promotori e protagonisti di importanti messaggi di sport: i ragazzi dell’Istituto Giordano, coadiuvati dai professori che hanno voluto esserci, hanno decisamente arricchito la gara nazionale bronze con questo momento non competitivo, ma ancor più radicato al territorio. Bellissimo il sorriso di chi si è cimentato, magari per la prima volta, su un percorso lungo 3000mt e che ha visto tanti ragazzi e ragazze del posto mettersi alla prova e conquistare il traguardo di Venafro.

Giusto un’ora dopo la tradizionale gara competitiva, con la presenza del primo cittadino, Alfredo Ricci, e dell’Onorevole Elisabetta Lancellotta, in qualità di massima esponente dello sport e del Coni Nazionale. Un bellissimo connubio quello tra Atletica Venafro ed amministrazione venafrana, che va a braccetto ormai da anni e che abbiamo imparato ad apprezzare attraverso le iniziative ed i progetti di inclusione a favore dello sport molisano e non solo. La presentazione dei top atleti ha evidenziato, ancor di più, quanto il Trofeo San Nicandro abbia da offrire alla propria città e a chiunque voglia immergersi in questo appuntamento di caratura internazionale: nomi come Ouhda, Neka Krippa, Bukuru, Giacobazzi tra le fila degli atleti al maschile; Yaremchuk, Kerabe, Tuccitto e Di Lisa tra quelle al femminile. Insomma, è fin da subito chiaro che ci sono tutti gli ingredienti per garantire una bellissima gara, e così nel concreto si è rivelato.

Gara Maschile. Sul solito tracciato tecnico di 3333mt da compiere 3 volte, era prevedibile vedere il gruppo degli atleti in testa tutti insieme ammucchiati: tre italiani, un burundiano ed un keniano. Sul passo del 3’10/km, sarà questo il ritmo che manterranno costante per tutta la gara, rimanendo sempre molto vicini e compatti fino al secondo giro: qui Ahmed Ohuda (Imperiali Atletica), Neka Krippa (Esercito), Leonce Bukuru (Consenza k42) e Simon Kibet Loitanyang (Policiano Arezzo Atletica) prendono il largo e restano soli a contendersi il primo gradino del podio. Bellissimo lo spettacolo garantito, bellissimo lo sprint fino al traguardo, ma soprattutto bellissimo il tricolore che sventola sulla maglia dei ragazzi che si stanno battendo negli ultimi metri per conquistare il gradino più alto. È l’Italia, ancora una volta, a regalare emozioni, e lo fa con Neka Krippa che anticipa di un secondo il connazionale Ohuda. 31’01” segna il cronometro per il re di questa sera, e solo 10” secondi dopo taglierà il traguardo anche il terzo gradino della serata, con il burundiano Bukuru. Quarta e quinta piazza vedono rispettivamente Loitanyang e Giacobazzi (Aeronautica). La classifica italiana vedrà proprio quest’ultimo scivolare sul terzo gradino del podio e raggiungere i due i due connazionali.

Gara Femminile. Sicuramente più definita la classifica in rosa, con giusto un primo giro in cui la primatista italiana, Yaremchuk (Esercito), ha dovuto per un istante preoccuparsi della giovane keniana Kerage (Campidoglio Palatino). Preoccupazioni che svaniranno già al secondo passaggio, con la ragazza ucraina che passa sola e lontana dal resto delle donne in gara, sul passo costante del 3’27”/Km. Un bellissimo arrivo in solitaria, con l’eleganza ed il talento ad accompagnare Sofiia sino alla vittoria del 21^ Trofeo San Nicandro: 34’24” e prima anche delle italiane. Ma bella, anzi bellissima la gara della molisana Di Lisa (G.S. Virtus): la giovanissima Letizia ha dimostrato carattere e talento, riuscendo a mettere alle sue spalle atlete di maggiore esperienza, e dimostrando così tutta la crescita esponenziale avuta negli ultimi anni. Un plauso, dunque, a questa straordinaria ragazza che chiude in 35’38” e fa suo anche l’argento italiano. Sarà il Kenia a completare il terzetto, con Kerage che chiude in leggera difficoltà, ma riuscendo comunque a difendere la medaglia di bronzo. Chiudono la classifica in rosa Alessia Tuccitto (Caivano Runners), a cui va il terzo gradino del podio italiano, e Grazia Razzano (Caivano Runners).

Sotto la pioggia battente, si sono spenti i riflettori del 21^ Trofeo San Nicandro: è vero, l’acqua ha interrotto la festa sul più bello; ma bisogna riconoscere a Max e a tutto il team dell’Atletica Venafro una grande inconfondibile forza: quella di riuscire, ogni anno di più, a radunare fiumi di persone ai lati della zona di partenza/arrivo e di regalare alla città come al popolo podistico momenti di pura magia sportiva; momenti che solo un appassionato di sport può comprendere e sentire sulla pelle. E quei momenti lì…nessun torrente di acqua piovana può cancellarli o portarli via.

Appuntamento, dunque, alla prossima imperdibile edizione!

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