Ritrovarsi

 

La sintesi di questa 1° Campestre Reale. Un evento che ha visto un team unito, affiatato e desideroso di respirare il clima domenicale che così violentemente ci è stato strappato. Un team vivace, appassionato. In una sola parola: RunLab.

Ritrovarsi, si. E farlo con un messaggio fondamentale, solidale, al fianco di coloro che rappresentano, spesso e volentieri, quelle classi poco ascoltate o con minor risonanza; ma grazie allo Sport e ad eventi come quello promozionato e realizzato dalla RunLab, l’autismo e tutte le persone diversamente abili hanno trovato una dimensione importante attraverso cui esprimere se stessi.

È l’organizzazione No-profit della Forza del Silenzio il vero cuore di questo evento; tutto il ricavato delle iscrizioni, infatti, è stato completamente devoluto a favore del grande lavoro svolto dai volontari e dai professionisti di questa associazione. Un lavoro fondamentale, volto a dare input sempre diversi ai bambini autistici; nonché una guida per tutti quei genitori che possono sentirsi semplicemente impreparati o inadeguati. Un obiettivo perfettamente centrato, grazie alla partecipazione dei 200 atleti accorsi da ogni parte della Campania per adempiere a questo importante compito; ma soprattutto per assistere ed essere complici di un sorriso: quello stampato sui volti di ciascun bambino autistico; il sorriso di chi ha potuto vivere le emozioni che solo lo sport, la corsa ed un applauso al traguardo possono regalare.

Ma passiamo all’aspetto agonistico di quello che, comunque, resta un evento sportivo a tutti gli effetti.

Gara competitiva maschile.

Nell’incanto scenografico della bellezza storica del Real Sito di Carditello ed ospiti del direttore Roberto Formato, alle 9 in punto è partita la manifestazione competitiva: nel pieno rispetto delle regole anti-covid19 e con partenza scaglionata in due gruppi, gli atleti si sono sfidati su un percorso molto tecnico e con il forte caldo a far da compagnia; problema, quest’ultimo, perfettamente compensato dal servizio di spugnaggio e di ristoro previsto sul percorso. Tre i giri totali da compiere, per un totale di circa 7km: dopo un giro completo nella pista centrale della Reggia di Carditello, gli atleti hanno transitato nella zona adiacente al sito storico, all’interno della parte boschiva, per poi riportarsi nella zona di partenza/arrivo.

Molto accesa e combattuta la gara sul fronte maschile: Ismail Adim (Caivano Runners) e Mohammed Zouioula (Podistica il Laghetto) si sono fatti compagnia per l’intero momento agonistico; decisivo è stato l’ultimo giro che ha visto l’atleta portacolori della Podistica il laghetto prendersi un bel vantaggio e portarsi sul rettilineo finale con un distacco di almeno 100m su Adim: 25’23” il suo time al traguardo, seguito 17” dopo dal portacolori della Caivano Runners. Terzo gradino del podio tutto di Mario Capuani (Atletica Venafro) che, con il vuoto alle sue spalle, ha potuto chiudere in tutta tranquillità e portare a casa un soddisfacente 26’40”.

Gara competitiva femminile.

Più definita, invece, fin dai primi metri la gara in rosa. E’ Francesca Maniaci (Caivano Runners) ad imporsi da subito e lo fa mettendosi su un passo regolare e costante; nonostante la durezza del percorso, Francesca oscilla di poco sulla media finale e taglia il traguardo con l’ottimo tempo di 31’22”. Più distaccata ma comunque regolare nei suoi giri, è Rita Russo (Collana Marathon) a conquistare il secondo gradino del podio e lo fa con un tempo di 36’54”. Chiude la classifica femminile, e con soli 30” di distacco, Maria Verolla, portacolori del team di casa.

Ripartire, con le cose giuste nel cuore. 

La partecipazione e la presenza speciale di Gerardo Piccirillo hanno rappresentato la sintesi di questo successo firmato RunLab: la dimostrazione con questa 1° Campestre Reale che le gare e le “corse” possono e devono tornare, con la giusta attenzione e sicurezza, anche nella nostra Campania.

È sempre difficile affrontare “un ritorno”; ancor più quando qualcosa di invisibile improvvisamente è entrato nelle nostre vite e le ha semplicemente sconvolte, con la stessa facilità con cui si rimescola un mazzo di carte. Anche se non direttamente o gravemente colpiti, chi più e chi meno, siamo tutti diversi da come ci siamo lasciati. È come un video messo in pausa: tutto intorno si è fermato; e nell’istante esatto in cui qualcuno ha premuto “play” siamo ripartiti. Ma qualcosa intorno a noi era già cambiato.

Ripartire non è mai semplice, anzi. Ma quando lo si fa lasciando le cose giuste nel cuore, allora anche la più assente delle motivazioni saprà trovare vita nelle nostre azioni. E nell’incanto della 1° Campestre Reale, ieri mattina, una piccola luce è tornata a brillare. Quindi grazie alla RunLab, grazie al Real Sito di Carditello, grazie alla Forza del Silenzio…e naturalmente alla Forza dello Sport. 

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